Inediti
Ferro
Dolce II (Inedito)
[..] se mi fermo a
regalarti un sorriso, se mi affido a te per
raccontarti un sogno, non filtrare le mie parole
della tua ira
ascolta in me luomo, il
bambino, prima di tutto e non chiedermi chi sono
e dove vado, se sono qui lo sono per te
non
resterò fermo a lungo
i miei occhi, le mie
carezze, i miei baci, non saranno per te in
eterno
[..] Affrontare ogni anfratto di
vita con serena lacerazione, tenendo sempre più
sopiti i dubbi che so senza risposta. Di quei
mille-e-uno perché chiedo solo che esistano.
Perché mi perdo, ma so anche ritrovarmi
e
la luce che amo è quella che non si vede.
Il sonno
damore. (Inedito)
Dormi già? Volevo
parlare un po
volevo raccontarti ciò
che non interessa
volevo raccontarlo a te.
Ma dormi già. Più dolci i tuoi sogni, più
dolci dei miei
le mie favole di giorno i
dolci sogni la tua notte
dormi già. Non
riesco a dormire
e non riesco a sognare.
Non mi va di sognare. Preferisco le favole. Mi
racconti una favola, una dolce fiaba in cui
ancora poter credere, un passo del tempo, lontano
dal tempo, una voce di uomo ignorata
dallira. Ma tu dormi già e non ascolti
quel che non interessa ascoltare. Ma non mi va di
dormire, non mi va di sognare, ho le mie fiabe
tutte da dire a chiunque le voglia ascoltare,
senza dormire. Parlo da solo. Posso stringerti un
po, non mi dirai di no, ti tengo solo un
po più vicina, ascolto soltanto il tuo
respiro di sonno, la calma profonda che culla i
tuoi sogni. Vederti così dolce mi fa bene al
cuore, sentirti vicina confonde di speranza. Non
importa a chi non ascolta sapere che tu non ci
sei, che sei il sogno beffato della veglia che il
sonno non coglie, che non hai volto nè forma tra
le mie braccia deserte. Dormi già e del che che
non parli inconsistente mi ascolti, e nel sonno
tu sogni, e del sogno mi cullo, io che sogno di
essere, tu che non sei e nel sonno mi sogni.
Pensavo che forse
ti potrei anche incontrare, come adesso, tenerti
vicina, alscoltarti il respiro
pensavo e
sognavo una favola bella, con te principessa,
bella di nastri e favole rosa, pensavo in vero a
una fiaba damore, credendo che amore non
sia solo un astuzia di poesia o di prosa.
Non mi rassegno di cercare una forma più nuova,
in cui dire di amarti senza averti per sposa. Mi
diverto a sognare in veglia di darti un volto
amico, un volto ormai conosciuto
sorrido
divertito a credere che tu sia quella o
questaltra persona che giaci ora tra le mie
braccia nel sonno, stupito del gioco come un
bambino curioso. Mi ninno di chiamarti per nome,
come chi parla nel sonno, che sveglio ricorda
solo di avere dormito. E il nome che sussurro ha
lettere confuse, assomiglia un po a tutti
ma mai sa essere il tuo. Ogni giorno trovo un
nome, nel fondo della mia fantasia arrogante,
ogni giorno credo che proprio ci assomigli, che
quasi sia il tuo, ma poi non ci faccio gran caso
e mi contraddico
mi metto a parlare e tu
già più non ci sei, o forse semplicemente dormi
e non vuoi ascoltarmi
allora ti domando se
posso parlare, se vuoi ascoltare, quel che a
nessuno interessa, che io desidero che in veglia
tu possa sentire
ma tu non rispondi e forse
già dormi
nel sogno ti culli e di me non
ti curi
io resto a parlare, parlare,
parlare, senza capire che non sei quella donna,
in sonno sognata, che amava sentire le fiabe
damore.
Stralci del libro
Secondo IL
SOGNO NELL'ERBA
Sole, sole,
sole... ovunque, in ogni filo d'erba, in ogni
fiore, sulle foglie, negli alberi. Aria, d'una
purezza surreale...respirai. Guardando quei
monti, stagliati su quel cielo di cristallo blu,
così grandi lontani, eppure così fraterni,
così propri... Capii perché mio nonno aveva
combattuto, per cosa aveva lottato e perché li
amasse tanto; come si può non amarli, non
desiderarli, nel tepore squallido di un
appartamento cittadino, come non sognare di
vagare per quei boschi tra tutte le piante e
tutti gli animali. E' come togliere ad un
marinaio il mare; per cosa vivrebbe togliendogli
la cosa più grande che il suo cuore possiede ?
Tutto questo non
importava più, i monti erano lì e mio nonno era
sepolto ai loro piedi; nessuno avrebbe più
potuto levarglieli. Il suo cuore di vecchio
marinaio aveva, ora come mai, la pace che
meritava.
Parlai un po' con
tutti in paese; è bello vedere che la gente non
cambia. "Vè...il Genovese...!"
echeggiava con rude affetto sulla bocca di ognuno
di loro. [..]
La Speranza
Sei nascosta ad
aspettarmi mia dolce estate... sei tra i cespugli
di pitosforo o tra le spighe di mezza età. Sei
un lampo che breccia la continuità dei giovani
fiori. Sei la scia di unonda di bellezza,
un fumare dopo un caffè o calciare un pallone di
chiesa alle sette. Sono le voci che amano il mio
nome. E il destino che ancora mi sorride...
sono i giorni che chiamano altri giorni, e altre
vite che si sommano... nuovi io nasceranno, nuove
verità moriranno in una bottiglia di buon
bianco. Lincontro di domani sarà il vero
incontro. Sarà il ritrovare un sentiero perduto
per anni nascosto alla debole vista e a un tratto
di nuovo mio.
La Disperazione
Oggi non
cè.
Sono felice, è
solo un attimo.
E' solo un battito
che accelera, uno sguardo che fissa lontano ed un
lento sussurrare canzoni d'amore. Nel banale
ritrovarmi nei sintomi del malato, mi accorgo
solo di essere... felice.
Chi è colui che
non sa guardare le notti di stelle... chi è che
non sa ascoltare l'odore del mare o che non
riconosce il fruscio delle siepi nel vento a di
una barca che tormenta in secca. Tu grande Vate,
tu grande Tutto. Noi siamo momenti, siamo note su
uno spartito di universo, solitarie luci nel buio
dell'infinito. Eppure quanta luce può donare a
questo buio un timido granello di infinito. Siamo
stelle che rimandiamo luce a chi luce ci porge.
Ascolto i tuoi
limiti Poeta, ascolto i tuoi limiti Musica.
Complementari di universo, metà inscindibile del
bello, uniche forme del vero... capillari del mio
sonno, del mio orizzonte del mio perenne "
non so".
Primavera
E arrivata.
Mi ha salutato questa sera dalla finestra. [..]
Tra la gente di fretta qualcosa è cambiato... la
gente è cambiata... si è fermata a guardare. La
primavera è arrivata. Ha taciuto i rumori, ha
alleviato le pene, ha dissolto i problemi ed ha
esasperato le attese. [..] Ha la carica del sole,
ha i colori dincanto, ha tutto il nuovo in
un soffio di vento [..] tra parole dincanto
e un giorno di neve. La primavera parte come
arriva, in silenzio e improvvisa... tra il
vortice dellandare che improvviso si
arresta, che statico sarrende in
unestate di fuoco. Sotto il nulla del tempo
che non promette più niente e stanco si ferma.
Sotto lattesa tradita dei giorni immutati,
tra desideri delusi e tempi sognati. [..] Lei ha
il mio cuore, lei i miei sogni. Tutto ha il gusto
del vero, tutto ha sapore di sogno. Le sue
calendule mi accompagnano, i suoi colori parlano
per il mio cuore. Cuore che ogni anno
laspetta, per dire un altro sì, altrimenti
impronunziabile. Sono questi suoi sì i più veri
che io conosca. I più sofferti, i più cercati.
[..] ... mi
lascerà nel ricordo di una nostalgia fuggita
prima di divenire amore. Lascerà il mare di
parole a lei dedicate. Belle come hanno saputo
vederla, lontane, sanguinanti di nostalgia.
Falsate in quel ricordo che si sa amare e ama
più di quanto si sappia in verità fare.
venerdì
13 novembre 1998
[..]
ha
dovuto virare, tra le pareti consunte, tra gli
occhi distratti e scocciati, sradicare alberi per
farsi sentire, la pioggia che ha dovuto affogare
per illudere di non essere solo goccia-a-goccia.
Perché anche del mare a chiedergli come, sa
risponderti solo acqua. Eppure a sentirlo
raccontare, ti sembra tuttaltro
e il
sogno corre e non capisci chi lo porti, sai che
esiste, che sfiora in un istante un mondo che
vive una vita e altri lo vivono che ignora il
tutto perché non ci tocca, che
grande-grande
è solo acqua. E
goccia-a-goccia vedo tutto il concreto, altro non
dovrebbe sembrarmi, eppure nel tutto è diverso
[..]
sottili le corde non si vedono nei
fluidi movimenti
goccia-a-goccia mi pare
tutto il mondo
mi pare tutta la vita.
Dogni idea
restituiscimi unopinione, dì qualcosa in
proposito, tu che non parli
che taci ogni
cosa. Che taci perché non sei? Eppure sei!
Goccia-a-goccia tu sei! I tuoi fili saranno ben
lì dove devono
e la tua anima sarà pur
nascosta
eppure non parli. Ed io
ascolto
e difficile come sempre mi appare
ascoltare il silenzio. Tanto doloroso e tanto
eloquente. Chi non dice niente? Là cera il
mare e tu lhai visto
il mare ti ha
parlato e tu forse ascoltavi
ma tu ora non
parli e il mare muore in segreto
.goccia a
goccia.
Le mie truppe sono
schierate. Io sono il generale. Io ho il comando.
Le mie truppe sono il mio deserto e la mia
autorità pura disperazione di questa
desolazione. Le mie paure le mie vanità le mie
insicurezze... questo è il giardino che amo
coltivare, queste le nullità che amo possedere.
[..] La scelta è fatta e ogni scelta ha dignità
e rispetto. La scelta è la direzione... la mia
via è in antitesi. Saluti e baci.